Canzio: "Sul project del Teatro posizioni incoerenti"

TERAMO – No alla “politica spicciola” e un richiamo all’onestà intellettuale fa il consigliere comunale Roberto Canzio, intervenuto oggi per replicare a quella parte d’opposizione che si era dichiarata contraria al project financing del Nuovo Teatro. Il consigliere di maggioranza tira in ballo una delibera risalente a ottobre 2006 in cui si recepiva la proposta per la realizzazione del nuovo Teatro nella zona del vecchio Stadio Comunale, e ripercorre le tappe in Consiglio comunale. “In quella seduta – dice Canzio – il consigliere Albi, all’epoca in maggioranza, ed altri dell’allora opposizione) hanno votato favorevolmente, mentre i consigliere Cavallari, Cordoni, Di Bonaventura ed altri hanno dichiarato la loro astensione. Astensione che non significa essere contrari alla delibera, altrimenti avrebbero dovuto esprimersi nettamente in maniera negativa”. “Nel Consiglio comunale del 26 maggio 2008 – prosegue Canzio – l’allora capogruppo del Pd, Maurizio Angelotti, dichiarò il voto favorevole del proprio gruppo al project financing (e quindi anche di Cavallari); Di Bonaventura dichiarò anch’esso il suo voto favorevole, Cordoni non espresse alcun voto contrario e naturalmente Albi votò a favore. Nell’ultima seduta, quella del 13 agosto 2008, il Pd dichiarò il proprio voto favorevole (e quindi anche di Cavallari) e analoga cosa fece Di Bonaventura; solo in quest’ultima circostanza Cordoni dichiarò il suo voto contrario”. “Come può Cavallari far credere ai cittadini che sia lui, sia il gruppo consiliare del Pd siano sempre stati contrari al project financing in questione, dal momento che non hanno mai espresso un solo voto contrario in Consiglio comunale?. Albi – prosegue Canzio – non può affermare che quella in parola rappresenta l’ennesima opera faraonica, derivante dall’amministrazione Chiodi, che si blocca e che l’unica cosa seria da fare è recuperare l’attuale Teatro, quando lui stesso faceva parte della maggioranza del Sindaco Chiodi”. “Chi sostiene posizioni ufficiali – conclude Canzio – non menta su ciò che si è sostenuto in precedenza”.